Tre elementi fondamentali per scegliere il sistema di allarme
Pubblicato: 10 Aprile 2021
Poter proteggere in modo adeguato la propria abitazione è uno dei desideri più forti di ogni cittadino. Far sentire al sicuro la propria famiglia e salvaguardare i beni acquistati (e conquistati) rappresenta la priorità di ognuno di noi. Se poi consideriamo che, in alcune aree, i rischi aumentano a causa di diversi fattori ambientali e sociologici, allora si può facilmente comprendere che il bisogno di scongiurare i furti e le intrusioni in casa, diventa ancora più pressante.
Ma come scegliere il sistema di antifurto più adatto alle proprie esigenze? Perché preferire una tipologia e scartarne un’altra?
Per rispondere a queste domande, prima di tutto è necessario analizzare i 3 elementi fondamentali per scegliere il sistema di allarme, che sono:
- Grandezza e tipologia della casa
- Numero di accessi e ingressi
- Posizione dell’abitazione nel territorio
Grandezza e tipologia della casa
Che tipo di casa si deve proteggere? E quanto è grande?
Una villa unifamiliare ha delle caratteristiche differenti da un appartamento in condominio, ed entrambe differiscono da una casa in montagna o al mare. Per ogni tipologia di casa, ci saranno specificità da rispettare per il sistema di allarme, che dovrà anche considerare la grandezza (in metri quadri) dell’abitazione.
Se l’abitazione si trova al pian terreno, con ingresso su strada, sarà necessario un impianto che consideri maggiori pericoli perché meno filtrato. Al contrario, un appartamento in condominio, con un portoncino e vialetto, sarà più sicuro e difficile da espugnare. A maggior ragione se si trova ad un piano elevato.
Le dimensioni, il numero di piani interni, la tipologia di porte e finestre sono tutti aspetti da considerare per garantire la sicurezza dell’abitazione. Cambierà la tecnologia applicata, così come il numero di dispositivi, e la comunicazione tra essi e la centrale del sistema di allarme.
Numero di accessi e ingressi
Come si entra in casa? C’è un garage o un giardino? E quante finestre ci sono?
Anche in questo caso, rispondendo a queste domande si avrà l’idea chiara di come progettare e realizzare il sistema di allarme. Ogni accesso ha bisogno di un sensore di apertura/chiusura e per quelli nevralgici è consigliabile sempre installare delle videocamere di sorveglianza.
Il giardino è da sempre uno degli accessi più sensibili per i ladri: sarà quindi necessario proteggerlo con un sistema che poi possa essere monitorato da dentro casa. I cancelli saranno monitorati da delle videocamere, le mura perimetrali protette con griglie appuntite.
Posizione dell’abitazione nel territorio
Centro o periferia? Mare o Montagna? E il quartiere è sicuro?
Il livello di sicurezza da raggiungere nel sistema di allarme dipende anche da queste domande. Se l’abitazione è in città, ed è abitato ogni giorno, avrà meno possibilità di essere violato, rispetto ad una casa in mare o montagna vissuta pochi giorni all’anno.
Inoltre i centri cittadini sono ormai pieni di videocamere di sorveglianza pubbliche o private che favoriscono la sicurezza generale dei cittadini: questo può rappresentare un sistema di allarme aggiunto a quello delle abitazioni.
Se avete la sfortuna di abitare in un quartiere non proprio sicuro, dove i tassi di criminalità sono elevati, avrai bisogno a maggior ragione di un sistema di allarme avanzato: videocamere, sensori di movimento, sirene, inferriate, chiusure blindate e combinatori telefonici per far intervenire le forze dell’ordine.
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Come avrai capito, scegliere il giusto sistema di allarme non è una cosa semplice, e dipende da almeno 3 elementi fondamentali, più una serie di importanti considerazioni da fare.
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