L’importanza del combinatore telefonico e le alternative nel sistema d’allarme
Pubblicato: 10 Gennaio 2023
Oggi facciamo luce sul funzionamento e l’utilità del combinatore telefonico, componente necessario di ogni impianto d’allarme efficace. Inoltre, se arriverai a fine articolo, scoprirai anche delle alternative (a volte migliori) al suo utilizzo in un impianto antintrusione.
Cosa è un combinatore telefonico
Il combinatore telefonico di un sistema d’allarme è un dispositivo che, previa installazione e configurazione di una o più schede telefoniche SIM, consente al sistema d’allarme di comunicare con un centralino telefonico o, più comunemente, con uno o più numeri di telefono predefiniti. Il combinatore telefonico fa solitamente da tramite tra la centrale e una linea telefonica tradizionale, utilizzando la tecnologia di trasmissione GSM per comunicare all’esterno e inviare comunicazioni sulle condizioni del sistema d’allarme e sulle eventuali attivazioni.
In caso di allarme, il combinatore telefonico invia un messaggio al numero predefinito o ai vari numeri impostati, di solito dei proprietari dell’edificio o di un servizio di sorveglianza professionale. Il messaggio di allarme può essere in forma di chiamata vocale, messaggio testuale (SMS) o entrambi.
Il combinatore telefonico può anche essere utilizzato per attivare o disattivare il sistema d’allarme a distanza, per mezzo di chiamate o messaggi.
In generale il combinatore telefonico (come lo Sprint della Sima) è un componente fondamentale di un sistema di allarme poiché permette di comunicare in modo efficace in caso di emergenza e di gestire il sistema dall’esterno, offrendo maggiore sicurezza e tranquillità.
Perché munire l’allarme di combinatore telefonico
In un sistema di allarme per la sicurezza il combinatore serve principalmente alla centrale d’allarme per comunicare con uno o più numeri pre-programmati. Nel caso in cui il sistema di allarme rilevi un’intrusione o un’emergenza, il combinatore telefonico invia una segnalazione attraverso la linea telefonica ai numeri programmati, avvisando chi è responsabile della sicurezza della situazione.
Inoltre, un combinatore telefonico può essere utilizzato per controllare e gestire il sistema di allarme a distanza, attraverso chiamate telefoniche ed SMS. Ad esempio, un utente può utilizzare un codice segreto per disattivare o attivare il sistema di allarme, oppure telefonare alla centrale per controllare lo stato del sistema e ricevere notifiche di eventuali allarmi.
In genere i combinatori telefonici sono utilizzati anche come backup delle comunicazioni nel caso in cui la connessione di rete (wireless o via cavo) non sia disponibile o sia compromessa. Immaginando che l’allarme sia gestito dal cliente via app, qualora la centrale dovesse perdere la connessione a Internet, la connessione GPRS fornita dal GSM del combinatore (una volta assodata la copertura) resta l’unico modo efficace e indipendente di comunicare da remoto.
In sintesi, un combinatore telefonico in un sistema di allarme consente una maggiore flessibilità e controllo, nonché una maggiore affidabilità nell’invio di segnali d’allarme in caso di emergenza e per la gestione da remoto.
Quando il combinatore è integrato nella centrale
Avere un combinatore telefonico integrato nella centrale d’allarme (come nella centrale Eldes ESIM384 che gestisce addirittura due SIM telefoniche) può avere alcuni vantaggi rispetto ad avere un combinatore telefonico separato.
Il vantaggio più evidente è che un combinatore integrato (o della stessa marca della centrale e collegato via bus), parlando lo stesso “linguaggio” della centrale, permette di fare più cose. Come armare e disarmare, segnalare la mancanza di alimentazione di un dispositivo, eccetera. Mentre invece un combinatore esterno si limiterebbe alle funzioni di base, come far partire chiamate ed SMS quando la centrale va in allarme. In realtà esistono dei metodi alternativi per permettere, ad esempio, di armare/disarmare l’impianto, ma allo scopo bisognerebbe utilizzare delle zone per cambiare lo stato alla centrale, oltre che una configurazione più impegnativa.
Un altro vantaggio è che l’integrazione con la centrale d’allarme può semplificare l’installazione e la configurazione del sistema, poiché non c’è bisogno di preoccuparsi di configurare e collegare due dispositivi separati.
Inoltre, l’integrazione del combinatore telefonico con la centrale d’allarme significa che i dati e le impostazioni del sistema sono conservati in un unico dispositivo, rendendo più semplice e conveniente la gestione e la manutenzione del sistema.
Un ulteriore vantaggio potrebbe essere che, essendo tutto integrato in un unico dispositivo, il sistema potrebbe essere più compatto e meno ingombrante, oltre che meno costoso.
In generale dipende dalle tue esigenze specifiche, se è importante per te la semplicità d’uso e la convenienza di un combinatore integrato o se preferisci avere più opzioni di espansione e riparazione, ad esempio in caso di guasto o malfunzionamento. Un sistema di allarme con un combinatore integrato è il più delle volte la soluzione giusta, mentre per alcuni installatori un sistema con un combinatore telefonico esterno può risultare più adatto o versatile.
Un paio di alternative al combinatore telefonico
Il combinatore telefonico ha quindi principalmente la funzione avvertire l’utente se la centrale va in allarme. Ma quali sono le alternative quando il combinatore non c’è, manca il campo GSM o si guasta il dispositivo?
Certo, la centrale potrebbe essere collegata, il più delle volte grazie a una scheda di espansione, alla rete Internet via cavo o wireless. Questa soluzione però potrebbe a volte non funzionare (manca la corrente al router, cade la connessione Internet, viene manomessa la rete).
Una soluzione efficace (e sicuramente migliore dal punto di vista della sicurezza) rispetto all’utilizzo del combinatore, arriva dai dispositivi che utilizzano la rete Sigfox. Questa infatti è con certezza immune ai jammer utilizzati comunemente dai ladri per disturbare la comunicazione dei sistemi d’allarme.
La rete Sigfox comunica su frequenze specifiche presenti su tutto il territorio nazionale. La copertura è quindi totale, a differenza di quella telefonica GSM.
Montando ad esempio Alarmhub, è possibile utilizzare 4 ingressi come opportuno (ad esempio “allarme casa”, “mancata corrente”, ecc.). Quando la centrale cambia lo stato dell’uscita collegata, il dispositivo si allarma e comunica a una centrale operativa che recapita all’utente notifiche tramite SMS, email, Telegram e chiamate telefoniche. Alarmhub comunica ininterrottamente e, a differenza del combinatore telefonico che utilizza il GSM, non è sottoposto a problemi di mancata copertura della rete (la caduta di un ponte, ad esempio). Non ha inoltre bisogno di essere collegato alla rete elettrica, perché funziona a batteria (lunga durata, fino a 5 anni). Ma soprattutto Alarmhub non può essere manomesso, perché non è jammerabile.
Per ogni tua domanda relativa all’uso del combinatore telefonico o delle sue alternative, contattaci.